Profilo socio
Igor Pizzirusso lavora all’Istituto nazionale Ferruccio Parri (ex INSMLI) dal 2006, dove si occupa di programmazione web e comunicazione in ambito storico e – più recentemente – di public history e didattica. Gestisce i profili social (Facebook, Twitter e Youtube) dell’Istituto nazionale e ha progettato e realizzato le ultime due versioni del portale della rete degli istituti www.reteparri.it, oltre alle numerose banche dati che afferiscono alla rete stessa (www.ultimelettere.it, www.straginazifasciste.it, www.stampaclandestina.it, www.antifascistispagna.it, www.luoghifascismo.it, www.guerrainitalia.it, www.reteparri.it/archivioparri). Webmaster e redattore della rivista Novecento.org dal 2011, dal 2019 ne è anche caporedattore. Ha anche curato la realizzazione dell’avventura testuale www.reteparri.it/milano45 e delle mostre online www.milanolibera.it e www.unaltroviaggiointalia.it.
Tra i suoi progetti di ricerca ci sono quelli legati al database “Ultime lettere di condannati a morte e di deportati della Resistenza italiana” e all’Atlante delle stragi naziste e fasciste in Italia. Attivo anche nel campo della didattica digitale, fa parte del gruppo di lavoro sui meme storici dell’Associazione PopHistory. Nel 2018 è stato tra gli autori della terza edizione del volume collettaneo “Insegnare storia. Il laboratorio storico e altre pratiche attive” (curato da F. Monducci). Dal 2019 ha allargato il suo spettro di indagine a Wikipedia come strumento di storia pubblica (suo il saggio “Wikipedia: uno spazio per la Public History?” in “La storia liberata”, curato da Cecilia Novelli e Paolo Bertella Farnetti) e al gioco come metodo efficace di coinvolgimento del pubblico, progettando e realizzando insieme a Giorgio Uberti l’urban game Milano45 e pubblicando diversi saggi, tra cui anche un contributo su gioco e patrimonoo culturale all’interno di Public History Weekly. Coordina il gruppo “Storia e gioco” dell’Associazione italiana di public history (AIPH) dal 2020. Nello stesso anno è entrato a far parte del Consiglio direttivo della stessa AIPH e dell’Associazione PopHistory.
Numerose sono le sue attività come formatore in corsi per docenti e seminari universitari. Ha inoltre partecipato a tutte le conferenze di public history, con proposte accettate e discusse in quelle del 2018, 2019, 2020 (poi annullata) e 2022.
